1 / 17

slideshow thumb

2 / 17

slideshow thumb

3 / 17

slideshow thumb

4 / 17

slideshow thumb

5 / 17

slideshow thumb

6 / 17

slideshow thumb

7 / 17

slideshow thumb

8 / 17

slideshow thumb

9 / 17

slideshow thumb

10 / 17

slideshow thumb

11 / 17

slideshow thumb

12 / 18

slideshow thumb

13 / 17

slideshow thumb

14 / 17

slideshow thumb

15 / 17

slideshow thumb

16 / 17

slideshow thumb

17 / 17

slideshow thumb

CONNEXIONS

Composition for Voice and Field Recordings | Participative Performance 2007
20'

Developed during the Artistic Residency at Ex-Siri - Centro per le Arti Opificio Terni
Curated by Indisciplinarte Terni (Italy) 1-22 August 2007

Performed/Exhibited at:
Ex-Siri, Centro per le Arti Opificio Terni (Italy), 22 August 2007



all the skin
as if it had ears
heavy is the sound
of my lost steps
in the sleeping city

- Ishikawa Takuboku -

The aim of this project is to explore sonic relationships between diverse places and to experience their cultural identity. To create an active connection between people, nature and enviroment of lands far away from each other, through writing in its multiple forms.
During the Summer 2007, before arriving to Terni (Italy) for the artistic residency at the Centro per le Arti Opificio Siri, I made field recordings of some places in the Stuttgart metropolitan Region (South-Germany), such as stations, squares, former Synagogues destroyed during the Nazi dictatorship, riverfronts, old castles, banks.
Once arrived to the residency, I invited the Terni's inhabitants both in my studio and meeting them on the streets, in order to ask them to listen to my field recordings.
After listening, each person was invited to tell and record a comment or a free impression about those sounds. For 20 days I have been collecting and recording their voices. Mostly comments consisted of their own intimate memories. With this collection of amazing sounds and voices, I made a text-sound composition combining the field recordings from South-Germany with the "telling voices" from Terni.
I transcribed all the comments of Terni's inhabitants, to realize a rich and exclusive new texture of "Voices from Terni", which were shown on white paper and installed in the suggestive courtyard of the Ex-Siri art center.

Supported by: Comune di Terni, Associazione Culturale Indisciplinarte Terni




CONNEXIONS - Le voci di Terni

Le persone con cui ho interagito hanno lasciato un commento dopo aver ascoltato i miei field recordings registrati a Stoccarda e Ludwigsburg tra maggio e luglio 2007. Al momento dell'ascolto, le persone non erano a conoscenza della natura di quei suoni o del nome dei luoghi in cui erano stati registrati.
Qui di seguito una raccolta delle voci di Terni.



//////////////



Interno della stazione dei treni
Scale mobili dentro la stazione dei treni


Ho sentito la presenza di tante persone
il rumore del supermercato
che ormai fa parte di una memoria collettiva


sarei andato avanti ancora...

David
10.08.2007




//////////////



Solitudeplatz

E´una cittá che non conosco
in cui non mi riconosco
e che suona un pó come la solitudine

Valeria
17.08.2007




//////////////



Albero che il comune vuole eliminare -
Alleenpassage


Il luogo é simile ad altri luoghi
i luoghi sono molto simili
il linguaggio fa pensare che sia un altro posto

Infondo...quale é la direzione da prendere?

Olimpio 17.08.2007



//////////////



Scale mobili dentro la stazione dei treni
Stazione degli autobus


E´difficile, dopo aver ascoltato quella breve registrazione,
ascoltare il silenzio
E´interessante notare come la cittá abbia un suono di fondo,
un'anima di fondo
che prescinde dalla vita ma che é vita essa stessa.
Quando poi subentrano suoni di persone o voci o passi,
altri suoni riconducibili alla vita umana,
quasi rompono il suono dell'anima della cittá
Non é una cittá qualsiasi,
ci sono delle atmosfere calde,
quasi piú del sud del mondo che del nord del mondo

Sono suoni vicini, atmosfere che non mettono paura, non infastidiscono.
Il silenzio che c'é dopo e quasi piú straniante, mette piú paura
perché devi affrontarlo,
il suono che esce dalla tua voce disturba piú del suono dell'anima della cittá
che invece sei abituato a riconoscere

Quei suoni sono parte della nostra vita
ti senti a casa, protetta

Linda D. P.
18.08.2007




//////////////



Bad Cannstatt: stradina e bar turco
Sul fiume Neckar


La prima traccia mi fa ricordare Sarajevo
non so perché.
All'inizio mi aspettavo una cittá tedesca
peró in realtá adesso ovunque é tutto uguale.
Quindi le culture diverse sono vicine
forse il problema delle identitá culturali
é piú con il tuo vicino di casa

La seconda mi ricorda una situazione ludica,
abbastanza ridicola,
dei miei primi mesi a Milano nel 97-98:
avevo degli amici che avevano una terrazza sul tetto
e si mangiava spesso lí,
e il traffico delle macchine sembrava il rumore del mare.

Nella brevitá di questi suoni,
la cosa piú interessante é che vedi qualcosa

Massimo M.
18.08.2007




//////////////



Gerokstrasse
U-Bahn n.15


Una chiesa su una collina. L'arrivo della macchina.
L'immagine era diventata quella di una bomba che cadeva.
Era offuscata da una nebbia.
Un cielo azzurro, dei prati verdi.
La sensazione di pace assoluta, con la chiesa.
la campana mi ha dato la sensazione che, nonostante una bomba,
la vita continua e va avanti.
Invece nell'altra traccia...
mantenere il tuo privato, il tuo intimo,
é anche erotico, é umano.

Quindi l'essere umano.
Perché in quei luoghi é come se l'essere umano
mostrasse quella parte che nasconde costantemente.

Luca D.
09.08.2007




//////////////



Alleenpassage
Synagogenplatz


Dei tacchi femminili presumo, che camminavano in questo corridoio o sotto un portico.
Un bambino e un altro suono che é durato poco, é durato solo qualche secondo, peró non so per quale motivo mi ha dato l'idea del classico carrello della spesa.

A San Donato Milanese avevo un vizio... ogni volta che facevo la spesa coi miei genitori, una volta usciti dal supermercato, passavamo sotto un grosso portico che portava ai parcheggi, e nel momento che ci avvicinavamo alla macchina, io amavo continuare a stare sopra questo carrello. Non era necessario, potevo benissimo scendere! Ma non so per quale motivo, amavo che mio padre continuasse a portarmi sopra il carrello fino all'automobile, e l'ho fatto pure fino ad un'etá piuttosto elevata, addirittura ricordo che l'ultimissimo anno non mi entravano piú le gambe!
La seconda traccia... immaginiamo che ad un certo punto, improvvisamente divento piccolo, piccolissimo, alto 4 cm, e comincia a girare intorno a me una mosca, che via se ne va e poi ritorna, e poi se ne va e poi ritorna! Probabilmente il rumore delle ali cosí amplificato sarebbe molto simile a quello che ho sentito.Una mosca enorme, alta un metro e sessanta, che mi gira intorno, perché noi che siamo alti minimo un metro e sessanta, a meno che non siamo nani, una mosca che é piccolissima...sará grande quanto una falange nostra... e ci gira intorno all'orecchio e comunque sentiamo ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ immagina se fosse enorme! Probabilmente sarebbe come un grossissimo trapano, probabilmente darebbe molto fastidio il ronzioche provocherebbero le sue ali.

C`é una cosa che ultimamente faccio nel quotidiano, mi succede spesso di star seduto su una panchina e sento il rumore del vento che passa sulle foglie degli alberi, un rumore che ho sentito innumerevoli volte nella mia vita, quindi non mi dovrebbe colpire perché épura normalitá, eppure mi soffermo: guardo l'albero e penso che esso sia una cosa normale, perché sin da bambino sono stato educato al fatto che gli alberi sono una cosa che nel nostro mondo esite, e quindi albero = natura = normale = nostro mondo. Si ma mettiamo il caso non avessi mai visto l'albero e che questo preciso istante fosse la prima volta che lo vedessi, perché ero stato sempre rinchiuso in una cella, e per la prima volta all'etá di 31 anni vedo l'albero e sento il fruscio del vento nelle foglie...quale sarebbe la mia reazione? Non lo posso sapere, perché l'albero tutti noi l'abbiamo visto da piccoli e lo, associamo a qualcosa di normale come la televisione, come l'automobile...la strada un fiume...invece in questo caso no!

Chiudi gli occhi, senti questi suoni e ti rendi conto che fanno parte del nostro mondo...

Fabio F.
09.08.2007




//////////////



Albero che il comune vuole eliminare
Cortile dell'asilo senza bambini


Sembrava si sentisse il rumore del vento.
E tant'é vero che adesso in piazza tira venticello
e quindi sentivo il vento in faccia, sui capelli, e il suono del vento in testa,
e sembrava di stare in cima ad una montagna

Io amo andare in montagna, ed una delle sensazioni piú belle
é proprio quando sei in cima alla montagna e senti il vento che tira forte

Daniele
10.08.2007




//////////////



Campane - Marktplatz

Sono rumori che ricordano l'inverno
Apparte il momento quando si sente l'acqua
che dá una sensazione piú estiva.

Dá una sensazione di calma

Benedetta
10.08.2007




//////////////



S-Bahn fino a Kornwestheim

Hai fermato delle persone...un momento vivo delle persone.
Sarebbe stato bello cogliere quelle persone in quel momento
e sentire magari delle cose che sentivano quelle persone in quel momento.
E´abbastanza folle pensare appunto come una registrazione
possa fermare un pezzo di vita.
Sarebbe invece bellissimo riuscire a stare con quelle persone
in quest'altro tempo, in cui uno sente quelle registrazione,
é difficilissimo, peró é bella l'idea di poter fermare un pezzo di vita
di quattro, cinque persone in viaggio in metropolitana

Luca
10.08.2007




//////////////



Piazzola di giochi per bambini sul fiume Neckar
Fiume Neckar sotto il ponte della ferrovia


Un paese, una localitá non urbana, cittadina,
ha dato un pó fastidio il rumore del vento
che non mi ha permesso di ascoltare un ambiente piú aperto,
piú rilassante, forse si proponeva di provocare,
magari una sensazione di uno spazio aperto, di tranquillitá
Togliendo il rumore del vento, viene fuori un qualcosa in grado di rilassare,
quindi di provocare una sensazione di lontananza
di un paese come quello di una volta
con il rumore delle rondini...
dei bambini che giocano...

Leonardo
11.08.2007




//////////////



Albero - Cortile dell'asilo senza bambini

alla fine
il silenzio
mi avvolge

Maurizio C.
11.08.2007




//////////////



U-Bahn n.15
Gerockstrasse


Mi sembrava di fare un viaggio
Verso il centro di un uomo, di una donna
il mio
Un posto affollato
un aeroporto
Quella sensazione di straniamento
in mezzo a tutto il mare di gente
e ti ritrovi sul marciapiede di un paese straniero
e devi anche stare attento da che parte guardare
E poi cammini su una strada e ti ritrovo solo con te stesso, col battito del tuo cuore

Peró, dovunque ti trovi,
sei sempre tu

Daniele B.
11.08.2007




//////////////



U-Banh n.15
Gerokstrasse


Come un chiacchierio dentro un treno
un vagone

tante persone che parlano

Marco
13.08.2007




//////////////



Marktplatz dal nostro terrazzo

Un ambiente esterno,
vicino all'acqua, vicino ad un lago,
un ruscello, qualcosa che scorre.
La voce di una bambina che chiama qualcuno
un sottofondo di voci
una risata di una donna, non si sa perché rida!
Voci di adulti
E poi una pausa e quattro tocchi di campana...e il solito vento...

Ma ha un significato?

Angelo
13.08.2007




//////////////



Vento e albero - Piazzola di giochi per bambini sul fiume Neckar

Ho inteso rumori
Non musica
ho cantato e ho ballato, ma tanto tanto tanto!!
ero vecchia e ancora andavo a ballá!


Donna, ex-cantante e ballerina di 82 anni
10.08.2007




//////////////



U-Bahn n.15
Gerockstrasse


Un ambiente troppo affollato
troppi respiri
troppi respiri uno sopra all'altro
troppi movimenti
Non c'era calma
Quello che é oggi, quasi sempre...

In un secondo momento invece c'era poca civiltá:
Contatto con se stessi e con la natura
suoni strani
che difficilmente riusciamo a sentire durante al giornata

Il vento fa rumore ma non lo sentiamo piú
a differenza di parole
chiacchiere
megafoni
macchine

Suoni che non riusciamo piu a sentire

Daniele
11.08.2007




//////////////



Marktplatz di sera

Quando ero piccola mamma mi portava a mare
Quando le giornate erano brutte mi portavano nel paesello,
cioé nella localitá del mare,
e passeggiavamo

...la calma del paesello
le persone che passeggiavano
i tuoni e l'acqua che vengono giú
e le persone che parlavano lungo la strada

...vacanza perché treno
temporale...giornata estiva
il mare
i passi
la spiaggia
le persone...

Luisa C.
11.08.2007




//////////////



Schlossplatz
Ai binari dell'U-Bahn


Le onde del mare
mi davano molta calma
Poi mi sembrava di stare dentro un aeroporto...con tutte le voci...
Sentivo sia calma che ansia, fretta, nervosimo
Poi peró tornava sempre la tranquillitá
stavo sia bene che agitata
Era una bella sensazione!

Benedetta
10.08.2007




//////////////



Synagogenplatz
Strada accanto al Liceo Mörike


Romania Italia Germania

I figli emigrati
che sono lontani
Uno di questi é in Italia
Ed era da tre anni che non lo vedevo

E´bella l'Europa
...la cultura...la civilizzazione
Mi piace l'Italia, perché é latina...

Donna rumena immigrata
10.08.2007




//////////////



Bad Cannstatt: stradina e bar turco
Sul fiume Neckar


Come nella pioggia,
in un evento dell'atmosfera

Alexandra B.
09.08.2007




//////////////



Davanti al Rathaus

Un'esperienza intensa
e poi apro gli occhi e arriva davanti a me
la realtá

Wilhelmin
08.09.2007




//////////////